Situato nella via principale dell’antica cinta muraria della città, nel Pittagio San Salvatore, è uno dei palazzi più maestosi del centro antico, già esistente nella prima metà del Cinquecento.
Dagli atti notarili risulta appartenente al nobile neretino Vittorio Chiodo, capitano di ventura, il quale combattè valorosamente al servizio di Carlo V. Il palazzo passò alla famiglia Sambiasi, poi a quella dei Massa e dal 1752 diventò proprietà Personè.
Attualmente il palazzo, di proprietà Fonte-Muci , sembra aver mantenuto la stessa conformazione ottocentesca: nove aperture si dispongono in facciata in asse sui due piani, delimitati da una regolare cornice per tutta la sua lunghezza.