Il centro storico, uno dei più belli di Puglia, consente una lettura privilegiata e particolare delle complesse vicende storiche della città e della sua comunità. È un vero e proprio tripudio barocco ad accogliere il visitatore, con la raffinata piazza Salandra e le numerose chiese che gareggiano per bellezza e importanza storico-architettonica.
La cattedrale, dedicata alla Beata Vergine Maria Santissima Assunta, fu fatta costruire dal conte normanno Goffredo nel 1080 e nei secoli ha subìto diversi rimaneggiamenti. Custodisce numerosi affreschi e il Crocifisso ligneo del XIII secolo, detto il Cristo Nero per la particolare colorazione scura del legno di cedro. La chiesa di San Domenico, realizzata per l’ordine domenicano nel 1500, fu parzialmente danneggiata dal terremoto del 1743. Ha una facciata in carparo tra le più belle, dove spiccano santi, cariatidi e creature.
Altrettanto preziose sono la chiesa di Santa Teresa, la chiesa di Sant’Antonio, la chiesa dell’Immacolata e la chiesa di San Giuseppe, ma l’elenco è lungo e rende inevitabile per il turista dedicare una giornata a quello che è un patrimonio meraviglioso e quindi imperdibile. Piazza Salandra è stata ed è ancora il cuore pulsante della città. L’antica piazza delle Legne, riconoscibilissima grazie alla caratteristica guglia dell’Immacolata al centro, oggetto prediletto dei più sofisticati instagramers di tutto il mondo, ospita il Sedile, la chiesa di San Trifone, il vecchio palazzo dell’Università (poi pretura) con la caratteristica colonnata, la fontana del Toro.
Impossibile non timbrare la visita alla piazza visitando Nardò. Proprio in piazza non può mancare una sosta alla Vetrina del Gusto, dove si fa la conoscenza dei sapori neretini: pane, frise, pucce, taralli, milaffanti, pitteddre, pettule, purciddruzzi, olive celline e olio, curti e gruessi, paparine, i vini primitivo, malvasia e negramaro. Un'esperienza sensoriale variegata e unica, che rapisce già solo al profumo. Da questa agorà si snoda poi un nugolo di vie, viuzze, piazze, che amplificano una esperienza già di alto livello.
Una direttrice del cuore antico porta direttamente dalla piazza al Castello Acquaviva d’Aragona. Le prime notizie sulla sua edificazione risalgono alla seconda metà del XV secolo, con il passaggio dalla dominazione angioina a quella aragonese, che in città coincise con l'affermazione della famiglia Acquaviva. Da maniero divenne residenza nobiliare, oggi è sede degli uffici comunali di rappresentanza e di alcuni contenitori culturali come il Museo della Città e del Territorio, il Museo della Speleologia e del Sottosuolo, il Museo della Civiltà Contadina e delle Tradizioni Popolari e la mostra permanente dedicata a Vittorio Bodini.
Pertinenza del castello è il bellissimo giardino botanico, uno dei giardini storici più belli e rappresentativi del Salento.