Il palazzo di via Lata, appartenuto alla nobile famiglia degli Acquaviva, duchi di Nardò dal 1497 e proprietari dell’adiacente castello, fu costruito probabilmente nel XVI sec.. La proprietà passo poi alla nobile e ricchissima famiglia Massa, originaria di Sorrento e Gragnano.
La discontinuità nell’impianto murario, le manomissioni, come finestre di nuova apertura e altre murate, palesano una continua riformulazione dell’impaginato di questa struttura edilizia dovuta, anche, alla continua divisione in più particelle ereditarie nell’arco di ben cinque secoli.
Ruolo egemone di questa struttura è affidato all’apparato decorativo del portale sovrastato da un singolare balcone, chiamato comunemente mignano. Il mignano è un motivo architettonico tipico salentino di rilevante valore storico e ambientale, poiché rappresenta l’elemento di diaframma fra lo spazio interno della corte e la strada, testimonianza di modi di vivere tradizionali, di comportamenti sociali, quali l’esigenza della riservatezza familiare, della discrezione, del bisogno di partecipare alla vita della strada senza essere nella strada.