Due imponenti leoni accolgono i visitatori della chiesa del Carmine, nel cuore del centro storico. Forse un po’ immeritatamente, sono loro a catturare l’attenzione (e tanti scatti) e a distoglierla inizialmente dal complesso della facciata, con i suoi motivi romanici, le nicchie con le statue dell’Angelo nunziante e della Vergine Annunziata e, nell’ordine superiore, un architrave decorato e un ampio finestrone. Gli stucchi barocchi, le tele e gli altari arricchiscono l’interno e suggeriscono indubbiamente una visita.
C’è un documento che attesta l’esistenza della chiesa, inizialmente dedicata a Santa Maria Annunziata, già nel 1460. L’immobile ha subìto vari interventi di ristrutturazione, tra cui due particolarmente significativi: quello successivo all’assedio delle truppe francesi del generale Lautrec, intorno alla metà del 1500, e quello successivo al terremoto del 1743.
Percorrendo l’asse viario che “taglia” il centro storico, si incontra la chiesa a metà strada tra piazza Salandra e porta San Paolo, uno dei quattro antichi ingressi della città. Annesso alla chiesa c’è l’ex complesso conventuale dei carmelitani scalzi, oggi sede di alcuni uffici comunali.