Situato nell’antico Pittagio San Salvatore si sviluppa con la sua fronte maggiore lungo la via Don Minzoni che immette nella piazza e al cospetto della cattedrale e, sui lati minori, sull’antica via Lata.
È una tra le emergenze architettoniche più rilevanti del tessuto morfologico e storico di Nardò.
Il palazzo, imponente e austero nel suo complesso, ha uno sviluppo verticale su tre livelli e risalta proprio per la sua altezza rispetto agli altri edifici vicini.
Le ricerche svolte sulle origini e sui vari passaggi di proprietà attribuiscono la costruzione, intorno al XV sec. alla stirpe dei Sambiasi. Successivamente una parte del palazzo passa ai Della Porta e nel 1610, questa viene venduta e suddivisa in tre proprietà. La presenza di numerose sale di ampie dimensioni fa supporre che il palazzo sia stato sede di Universitas, come centro di studi, di attività congressuali, riunioni pubbliche, scuole.
Intorno al 1950 l’intero immobile fu venduto a Giuseppe Caputo e ancora oggi appartiene a uno degli eredi, Norberto Pellegrino.